SANDA
BOXE CINESE
Il SANDA o Boxe Cinese, conosciuto anche come SANSHOU, è un’arte marziale cinese che combina tecniche di combattimento a distanza (pugni e calci) e contatto pieno con lotta e proiezioni corpo a corpo. Sviluppato in Cina, nella versione sportiva, intorno agli anni 60 come metodo (inizialmente) di addestramento per i militari, è poi diventato uno sport popolare sia nella sua patria che in tutto il mondo. Praticato sia a livello amatoriale che professionistico a livello nazionale e internazionale.
Il Sanda nasce proprio come forma mista degli stili cinesi di kungfu tradizionale. Possiamo definirlo dunque una forma di MMA, ma degli stili tradizionali di kungfu. E’ Proprio questo concetto alla base della sua nascita che lo rende particolarmente efficace ed indicato anche per coloro che si apprestano allo studio e alle competizioni di MMA.
Le sue regole di gara prevedono che gli atleti si confrontino su una pedana rialzata chiamata leitai e che, a livello amatoriale, indossino guantoni, paratibie, casco e corpetto protettivi. Il contatto è consentito su tutto il corpo tranne i punti vitali e sensibili. Nel Sanda, per cercare di sconfiggere l’avversario, gli atleti utilizzano tecniche di pugni, calci, ginocchiate, gomitate insieme a proiezioni e atterramenti. Tutto ciò la rende un’arte marziale di straordinaria efficacia anche per la difesa personale e differisce dagli altri sistemi di combattimento per la velocità di esecuzione e di lotta, tutto in pochi secondi.
I fighters devono essere in grado di muoversi rapidamente e con precisione, evitando gli attacchi dell’avversario, reagendo con forza e determinazione. Per questo è richiesta una buona dose di preparazione atletica, di potenza nonchè di autocontrollo e autodisciplina. Il particolare metodo di addestramento quotidiano ti conferisce tutto questo nel tempo, concentrandosi non solo sulla tecnica ma anche e proprio sulla forza, l’equilibrio, la coordinazione, la flessibilità e sullo sviluppo della forza mentale.
MMA
MIXED MARTIAL ARTS
Le arti marziali miste, in inglese Mixed Martial Arts, in acronimo MMA, sono uno sport da combattimento a contatto pieno, basato su colpi, prese e combattimento a terra. Incorpora le tecniche delle arti marziali come SANDA, JUDO, JIU JITSU BRASILIANO, MUAY THAI e degli sport da combattimento come LOTTA LIBERA, GRAPPLING, KICK BOXING, PUGILATO. Il primo uso documentato del termine MMA fu in una recensione di UFC 1 da parte del critico televisivo Howard Rosenberg nel 1993.
Fra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta del XX secolo, il concetto di combinare elementi di varie arti marziali fu popolarizzato da Bruce Lee, con l’introduzione del suo jeet kune do. Lee riteneva che si dovessero usare solo le tecniche effettive in combattimento, da qualsiasi fonte provenissero: un combattente dovesse essere flessibile e adattabile come l’acqua. Egli attualizzò ciò che Barton aveva già anticipato in Inghilterra anni prima e lo portò sotto i riflettori in Nord America e poi, di riflesso, nel resto del mondo.
Queste idee furono di ispirazione per il consolidamento dell’odierno sistema di MMA, nonostante l’ambito sia diverso: la competizione agonistica per le MMA, l’autodifesa e lo street fighting per Lee, che in particolare rifiutava il confronto sportivo come fine a se stesso. Il jeet kune do fu importante anche per lo sviluppo di sistemi di arti marziali ibride. Nel 2004 il presidente dell’UFC Dana White avrebbe addirittura definito Bruce Lee il “padre delle arti marziali miste”, affermando: “Se fate caso al modo in cui Bruce Lee si allenava, il modo in cui combatteva, e le varie cose che scrisse, egli disse che lo stile perfetto era il non avere stile. Si deve prendere un po’ di qualcosa da tutto. Si prendono le cose buone da ogni differente disciplina, si impiega quel che funziona e getta via il resto”
VING TZUN KUNG FU
DIFESA PERSONALE
Il Ving Tzun (anche conosciuto come Wing Chun) è un’arte marziale cinese sviluppata secoli fa nella provincia del Guangdong. La sua origine esatta è incerta, ma si ritiene che sia stata creata da una donna di nome Yim Wing Chun. Il Ving Tzun si concentra sulla difesa personale e sulla lotta a corto raggio, con una forte enfasi sulla rapidità, la precisione e l’efficacia dei movimenti.
Il Ving Tzun è noto per il suo sistema di tecniche di combattimento basate sull’utilizzo di attacchi simultanei e difese integrate. I praticanti di Ving Tzun imparano a reagire rapidamente alle situazioni di combattimento, a sviluppare riflessi rapidi e a coordinare la mente e il corpo.
Il Ving Tzun è adatto a persone di tutte le età e livelli di fitness, e può essere praticato come sport o come disciplina per la salute. Inoltre, molte delle tecniche del Ving Tzun sono utili nella vita quotidiana, come ad esempio la capacità di mantenere la calma e la concentrazione sotto pressione.
I principali elementi del sistema includono lo studio di :
- Sil Lim Tao : È la prima forma del Ving Tzun e si concentra sulla postura, sulla respirazione e sul controllo del movimento, questa forma contiene i principi base del sistema.
- Chum Kiu : È la seconda forma del sistema e introduce al principio della contemporaneità di attacco e difesa a agli attacchi multipli di più avversari.
- Biu tze : È una tecnica avanzata che si concentra sulla forza esplosiva e sulla capacità di reagire rapidamente alle situazioni di combattimento. Insegna a creare una nuova linea centrale – persa quella originale – ad usare movimenti del tronco aumentando l’efficacia delle varie tecniche.
- Lat Sao : È una forma di sparring a distanza ravvicinata, che permette ai praticanti di esercitarsi nella lotta a corto raggio.
- Chi Sao : È una tecnica di allenamento che si concentra sulla sensibilità tattile e sulla capacità di reagire rapidamente alle situazioni di combattimento.
- Muk Yan Jong : È un manichino di legno ( uomo di legno ) utilizzato per allenarsi nella precisione dei movimenti e nella combinazione di tecniche.
- Gwoh Sau : È una tecnica di allenamento che simula un combattimento reale, ma senza la necessità di indossare le protezioni.
- Da Lu : È una tecnica di allenamento in coppia utilizzata per sviluppare la capacità di difendersi da più di un avversario contemporaneamente.
- WuQi : Armi, il sistema vuole tradizionalmente lo studio di coltelli detti a farfalla ( Bart Cham dao ) e un bastone lungo ( luk dim boon kwun ) ma contemporaneamente ad essi si studia anche il combattimento con coltelli corti e bastoni corti, più veritieri e realistici in un aggressione da strada.
TAIJI QUAN
GINNASTICA DOLCE
Il Taijiquan, noto anche come Tai Chi, è un’antica arte marziale cinese che si concentra sull’armonia tra mente e corpo. Si caratterizza per l’esecuzione di una serie di movimenti fluidi e circolari, che vengono eseguiti lentamente e con grande attenzione alla respirazione e alla consapevolezza del proprio corpo.
Il Taijiquan è stato sviluppato nella provincia cinese di Henan durante la Dinastia Ming, nel XVII secolo, ed è stato originariamente concepito come un’arte marziale per la difesa personale. Nel corso del tempo, tuttavia, si è evoluto in una pratica più orientata alla salute e al benessere, che è diventata sempre più popolare in tutto il mondo.
Uno dei principali benefici del Taijiquan è la capacità di ridurre lo stress e migliorare la salute mentale. La pratica regolare del Taijiquan può aiutare a ridurre l’ansia, migliorare la concentrazione e aumentare la consapevolezza del proprio corpo. Inoltre, il Taijiquan può aiutare a migliorare la flessibilità, la forza muscolare, l’equilibrio e la coordinazione.
Ci sono molte varianti di Taijiquan, ognuna delle quali ha una serie di movimenti unici e una filosofia specifica. Alcune delle varianti più popolari includono il Taijiquan di Pechino, il Taijiquan di Yang e il Taijiquan di Chen. In generale, tuttavia, tutte le varianti di Taijiquan si concentrano sull’armonia tra mente e corpo, e sulla promozione di una maggiore consapevolezza di sé e del proprio ambiente.
PING JI
COMBATTIMENTO CON ARMI
L’ uso (sportivo) delle armi bianche come ad esempio bastoni e coltelli (i più comunemente usato in attacchi per strada ) è una disciplina che viene interpretata e praticata sotto diversi aspetti: sportivi, culturali e di autodifesa a seconda del contesto in cui viene praticata.
Dal punto di vista sportivo, Nella lotta armata l’obiettivo principale è segnare punti o colpire l’avversario con tecniche precise e controllate, senza infliggere danni fisici gravi.
Dal punto di vista culturale, il combattimento con le armi rappresenta un completamento e un ampliamento della conoscenza dell’arte marziale, come ad esempio nel wing chun Kungfu dove lo studio del bastone lungo e dei coltelli a farfalla rappresentano la parte finale del sistema.
Tuttavia oggi, nei tempi moderni, anche per esigenze di difesa personale, questo può essere anticipato , e l apprendimento dell’ uso delle armi bianche come bastoni e coltelli può essere utilissimo per imparare a difendersi efficacemente in caso di aggressione armata, sviluppando proprio quella capacità di reagire in modo rapido ed efficace alle situazioni di pericolo.
YOUTHS
AVVIAMENTO AL KUNG FU PER BAMBINI
Da sempre le arti marziali sono state insegnate ai bambini fin dalla tenera età con ottimi risultati sotto vari aspetti. Spesso esiste l’infondato timore che tali discipline possano creare attitudini violente, ma i dati statistici dimostrano l’esatto opposto: attraverso l’aspetto ludico e il rispetto delle fasi di sviluppo fisico in base all’età, numerose attitudini positive si instaurano nella personalità dei bambini che praticano arti marziali. Ecco le più importanti.
Al giorno d’oggi molti bambini sono abituati ad avere gratificazioni immediate e a non conoscere la cultura del lavoro. Crescono credendo che basti premere un pulsate per ottenere quello che vogliono o che sia sufficiente aprire il frigo per trovarlo pieno di cibo. Tramite le arti marziali i bambini comprendono che le vere gratificazioni derivano dall’impegno costante e dal lavoro, e che non si ottengono risultati stando seduti su un divano né impietosendo o ricattando i genitori.
Molti bambini con problemi a socializzare tendono ad instaurare più facilmente rapporti in un ambiente come la palestra di arti marziali. In essa, i bambini riescono a mettere da parte le differenze caratteriali, le diversità di gusti e le comitive di provenienza – le prime barriere nella vita quotidiana – focalizzandosi sul comune interesse per l’arte marziale.
Praticando arti marziali il bambino impara a pianificare gli obiettivi, prefigurando il lavoro necessario e abituandosi all’idea che i risultati non sono dispensati dal caso o dal destino e non piovono dal cielo ma derivano dall’impegno e sono alla portata di chiunque accetti di lavorare per realizzarli. I programmi sportivi e il sistema delle cinture aiuta i bambini in questa direzione, insegnando loro a porsi obiettivi e a misurarsi col lavoro necessario a raggiungerli.
Il lavoro porta ai risultati e i risultati producono stima di sé. Ad ogni piccolo passo in avanti e ad ogni tecnica padroneggiata il bambino acquisisce automaticamente autostima capendo che può farcela da solo e che per la propria crescita non dipende in modo passivo dagli altri. Ragazzi con una bassa autostima che cominciano a praticare arti marziali sviluppano questa qualità in modo sistematico.